domenica, novembre 14, 2010

Vogue SALENTO!!!

La "Masseria patrizia" ex Baroni Sauli di Tiggiano di Helen Mirren a Tricase, in Salento.
È da almeno quindici anni che il Salento, terra di Puglia che occupa il tacco dello stivale italiano tra Ionio e Adriatico, accresce costantemente il proprio successo internazionale di buen retiro per vippanza varia e il suo primato di meta turistica per iniziati. Salento, frontiera abbagliante, sofisticata e primordiale, vastità cadenzate da ulivi millenari contorti e possenti come enormi sculture, cieli d'oriente e un mare caraibico striato di smeraldo.

Sembrano così lontani, ormai preistorici, i bei tempi del pionierismo, quando la Puglia, al di là di alcuni resort consacrati, specie nella sua versione agraria e nell'entroterra, pareva una frontiera desueta e lontana. In estate si andava a Martina Franca, barocca e non convenzionale Salisburgo delle Murge, per il festival d'opera nella corte del settecentesco palazzo ducale come spingendosi nella sperduta Donnafugata  gattopardesca. Vi si incontravano figure fluttuanti e oniriche, musicofili, appassionati e nomadi intellettuali dall'inquietudine spleenetica quali Laurence Scherrer, lo scrittore Dominique Fernandez e il fotografo Ferrante Ferranti, Kenzo, Emanuel Ungaro, Alberto Arbasino, Lella Curiel ed Evelina Shapira, Paolo Grassi, co-fondatore con Strehler del Piccolo Teatro di Milano, che della stupenda città angioina era originario.

Colti viaggiatori francesi soprattutto, sulla scia della consacrazione definitiva di questi luoghi, nel 1948, da parte del poeta surrealista André Pieyre de Mandiargues, che nel suo Petit Cicéron des Pouilles, incluso in Le Belvédère, esprimeva parole di ammirazione per il miracolo della pietra leccese e per la vertigine del formicolante folle barocco locale. Happy few e veri antesignani quali l'ex presidente Valéry Giscard d'Estaing, che in Puglia ha investito oltre due decenni orsono.

Tra i primissimi a innamorarsi dell'assolata campagna di Puglia, allora non proprio in voga, a scapito delle coste e nella fattispecie non lontano dalla bianca e scenografica Ostuni, già nei primi 80 furono due talentuosi milanesi protagonisti di spicco della cultura e della società , quali l'antiquario e socialite Dino Franzin e l'editore Leonardo Mondadori, quest'ultimo reduce dalla prediletta Capri e dal naufragio di un'unione matrimoniale. Seguirono a ruota Franco Tatò e la bellissima Sonia Raule. Di colpo le masserie -quella di Franzin fu decorata da Renzo Mongiardino mentre il giardino murato veniva disegnato da Paolo Pejrone; Leonardo Mondadori al solito si affidava al gusto sospeso e lineare di Verde Visconti- costruzioni solenni e articolate, organizzate intorno a corti concluse, compromesso tra una fattoria fortificata e un geometrico palazzo nobiliare, divennero oggetto di desiderio per intellettuali, tycoon, aristo-gypsies, gente di spettacolo e nuovi danarosi affluenti.

Nel 1997, lasciata per sempre una Patmos non più sacrale isola dell'Apocalisse, assaltata da italiche orde neo-chic e orfana di Bruce Chatwin e Teddy Millington-Drake, approda in area salentina il massimo storico mondiale delle arti applicate, Alvar Gonzalez-Palacios, che si installa in una casa al mare di Guki Winspeare a due passi da Castro, progettata da Caccia Dominioni, per poi trasferirsi ad Uggiano in una dimora secentesca e infine a Bagnolo del Salento, dove colleziona rose antiche. A proposito di Winspeare, non si può non parlare di Edoardo Winspeare, regista internazionalmente affermato. Molto hanno fatto per il territorio salentino i suoi film carichi di evocazione e ipnotici ritmi di taranta, tra cui Pizzicata del 1995 e, nel 2000, il freddo e astratto mélo di Sangue vivo. Figlio del barone Riccardo Winspeare-Guicciardi e della principessa Elisabeth Franziska Anna del Liechtenstein, la sua famiglia, un antico casato di remote origini britanniche, risiede a Depressa, tra Otranto e Santa Maria di Leuca, in un castello di fondazione quattrocentesca in cui sono passate tutte le teste coronate europee, tra gli altri Princess Margaret d'Inghilterra e i reali del Belgio, lo scrittore Giorgio Bassani, la mitica collector Liliane de Rothschild.

Per restare in tema di royal families, hanno da poco acquistato una grossa masseria antica in pieno Salento di cui si accingono al restauro, anche Aimone di Savoia-Aosta -che non a caso porta il titolo dinastico sabaudo di Duca delle Puglie- e la consorte, Olga di Grecia e Danimarca. Il recente trionfo di botteghino di Mine vaganti, ultima fatica cinematografica del turco in Italia Ferzan Ozpetek, ambientata tra i luminosi stageset barocchi di Lecce, le sue chiese, conventi, cortili, sulle terrazze e negli interni di palazzi fiabeschi e zuccherini, le piazze  e i paesaggi deflagrati del Salento, ha costituito una sorta di magnifico spot per questa zona. I Leccesi, con estremo fair-play, hanno voluto conferire a Ozpetek la cittadinanza onoraria.

Otranto, dove le atmosfere candide e rarefatte della Masseria Montelauro contano ormai una cerchia A List di aficionados, ha invece sedotto Willem Dafoe, che vi si è insediato grazie ai buoni uffici dello stilista di Costume National, Ennio Capasa, nato proprio a Lecce e ben radicato nella zona dei laghi Alimini. Helen Mirren, Dame dell'Impero Britannico e Academy Award, possiede a Tricase una masseria patrizia che fu dei baroni Sauli di Tiggiano e a Ugento, dopo una lunga ricerca, si è finalmente acquartierato Francis Ford Coppola.

Lord Alistair McAlpine, eccentrico ex tesoriere del partito conservatore britannico nell'age d'or eighties di Margaret Thatcher, abbandonata la Laguna veneta, con la giovane moglie greca Athina ha trasfigurato con le sue collezioni d'arte tribale e oceanica, con una policroma pleiade di tappeti e kilim maghrebini e nomadi, gli austeri spazi di un ex monastero a Marittima. Si dice che pure Madonna, già transitata da queste parti anni fa, sia sulle tracce di una residenza da comprare. E freschissima è la notizia del prolungato soggiorno salentino della wonder-coppia hollywoodiana Jude Law-Sienna Miller, conclusosi il primo agosto. Lei il pallino degli amori con flavour mediterraneo e cornice sud-italiana ce lo deve proprio avere, vista la torrida escursione erotica dell'anno scorso a Positano con il fascinoso Balthazar Getty, attor-ereditiere protagonista del fortunato tv serial USA Brothers and Sisters.

Jude and Sienna sono arrivati in compagnia di una quindicina di amici perlopiù british, tra cui il fashion designer Matthew Williamson, a Villa Elia, masseria settecentesca tra slanciate palme e festoni di bougainvillea fluo alle porte di Gallipoli, appartenente a un' illustre famiglia milanese. L'assalto dei paparazzi è stato respinto a più riprese dalle possenti strutture della cinta difensiva. I due hanno voluto ridurre al minimo il servizio, dedicandosi alla vita casalinga e alla cucina, attingendo alla ricchezza degli orti in dotazione, godendosi la privacy in piscina e uscendo ben di rado dai protettivi recinti della residenza, dotata di agrumeto, olivi secolari e facilities varie. Grande amicizia, la coppia Law-Miller ha stretto con i quattro cani di casa, specie con la fox terrier Puglia, praticamente divenuta l'ombra di Sienna. Anche questo è Salento.

2 commenti:

  1. le masserie sono molto in voga, ma mi sa tanto che ne sono rimaste poche libere.
    ormai se le sono accaparrate tutte i vip.
    peccato non avere un....antenato proprietario di masseria.

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  2. AhaaahAhaaaah!...Già!A quest'ora saremmo ricche!!Con o senza rudere!!

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